domenica 11 novembre 2007

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L’associazione culturale Società Libera organizza il 29 novembre 2007 ,presso Piazza del Collegio Romano ex chiesa S.ta Marta a Roma, il convegno in ricordo di Nicola Matteucci: Il Liberalismo per un mondo in trasformazione.
Nicola Matteucci è stato una tra le personalità che più ha contribuito alla diffusione della cultura nel nostro Paese. A circa un anno dalla sua scomparsa sarà ricordata da eminenti personalità del mondo accademico, scientifico, giornalistico ed intellettuale, la sua figura ed il suo insegnamento.
L’organizzazione dell’evento costituisce una delle tante attività di Società Libera,lobby liberale, che pone l’attenzione sulla società italiana, sugli avvenimenti che in essa si succedono, sul livello di liberalismo che la caratterizza o che la dovrebbe caratterizzare in tutti i suoi ambiti.


nicolamatteucci

giovedì 1 novembre 2007

Un calcio al lobbying

calcioForse è mancato coraggio, forse fantasia, forse accortezza e lungimiranza; il fatto acclarato è che niente come lo scandalo che lo scorso anno ha investito il mondo del calcio, neologisticamente definito “Calciopoli”, avrebbe dovuto dare avvio ad un processo di rinnovamento, anzi, di sovvertimento delle regole che sino a quel momento avevano fornito ad esso un indirizzo.
Si sarebbe dovuto riscrivere completamente lo statuto del mondo del calcio: un gruppo di lavoro esperto e composto da tutte le parti caratterizzanti il settore, avrebbe dovuto procedere alla stesura di una sorta di costituzione, con norme chiare e per niente soggette ad interpretazione.
L’apogeo del documento avrebbe dovuto comporsi di articoli capaci di segnare una netta inversione di corso rispetto al passato: chiari riferimenti alla propria indipendenza rispetto ad altri domini pubblici; direzione pluralistica affidata ad un organo alieno da qualsiasi "nomina in quota"; funzioni e competenze territoriali dell’organo ed esplicitazione, altresì, di situazioni di responsabilità e reità oggetto di sanzione; introduzione, soprattutto, della figura del rappresentante d’interesse delle società di calcio.
Trascurando i punti qualificanti menzionati, prendiamo in considerazione l’ultimo, relativo alla necessità di istuituire il portatore d’interesse delle società di calcio: la sua istituzione sarebbe davvero stata un rinnovamento se non una rivoluzione!
Vediamone i motivi: i vergognosi avvenimenti succedotisi e venuti alla luce lo scorso anno, ricompresi nella definizione giornalistica “Calciopoli”, sono stati originati da forme deviate di intermediazione e contatto tra società di calcio e organi dirigenti. Sostanzialmente si pilotavano i risultati delle partite attraverso la designazione guidata di arbitri compiacenti, corruzione di dirigenti di squadre avversarie, pressioni all’indirizzo di altri soggetti come calciatori, collaboratori di arbitri, procuratori sportivi e perfino giornalisti; ebbene, quanto sarebbe stato più trasparente e rettilineo se avessero agito rappresentanti di società, in relazione diretta con l’azionista di maggioranza o presidente della stessa, iscritti in appositi registri in grado di rappresentare gli interessi della società e capaci per abilità personale di riuscire a farli riconoscere e valere presso gli organi decidenti? campo
Pensiamo ad un sistema efficiente che possa e debba subentrare ad un altro tortuoso, contraddittorio e reso volutamente oscuro. Il rappresentante di interesse potrebbe costituire il fulcro del nuovo sistema calcistico in Italia, perché sarebbe un professionista formato ed istruito, a conoscenza del mondo del calcio e sostituirebbe molte altre professionalità previste dagli organigrammi delle varie società (responsabile relazioni esterne, vicepresidenti esecutivi, direttori generali, ambasciatori di società presso altre istituzioni...), sarebbe riconosciuto e stimato perché agente con trasparenza e responsabilità, sarebbe in grado di conciliare gli interessi propri ed immediati con quelli collettivi di tutti gli altri. Difesa quindi, dei propri diritti senza ledere quelli di altri.
Facciamo un esempio: una squadra di calcio del Sud deve giocare in trasferta al Nord, in notturna; il portatore di interesse della prima squadra si batterà presso la nuova Lega Calcio affinché la gara sia anticipata al pomeriggio perché, altrimenti, la sua squadra sarebbe penalizzata. Infatti i calciatori della squadra del Sud non sono abituati al clima freddo ed alla nebbia a differenza dei giocatori della squadra del Nord; il campo di calcio sarebbe ghiacciato e quindi inadatto a giocatori abituati a superfici scorrevoli e cedevoli; inoltre molti componenti della squadra del Sud provengono dal Brasile a differenza di quelli della squadra del Nord in prevalenza Tedeschi.
Tutto questo per dire che la gara in notturna potrebbe essere compromessa da una sperequazione in partenza a vantaggio della squadra ospitante e non sarebbe assolutamente corretto visto che si dovrebbe partire da un comune punto iniziale. Il portatore di interesse dovrà essere capace di far valere le sue istanze: quanto più ci riuscirà tanto più sarà bravo.
Ma in passato come si sarebbe proceduto?
La squadra ospitante si sarebbe adoperata per addivenire ad una designazione arbitrale compiacente, avrebbe contattato i dirigenti della squadra avversaria accordandosi per non procurarsi reciproco danno attraverso promesse di future alleanze, prestiti di giocatori, comuni iniziative di marketing, sinergie contro altre squadre. Si sarebbe insomma fortificato un sistema di alleanze, avverso ad ogni casualità, includente ed escludente al medesimo tempo.
FischiettoUn rappresentante di interesse di società di calcio, in grado di interfacciarsi con tutti gli altri soggetti anche stranieri (pensiamo agli organismi sovra-nazionali come FIFA, UEFA o Federazioni estere), con una cultura della concorrenza e non più della sopraffazione, potrebbe ed avrebbe potuto eliminare dal mondo del calcio privilegi e clientelismi, ostacoli allo strutturarsi di una cultura aperta e regolata in cui pratiche stabili di corruzione e scambi di favore non potranno che costituire ricordi da cancellare. In sostanza varrebbe la seguente equazione: trasparenza nella gestione dei rapporti = riduzione(eliminazione) di corruzione e vischiosità.