sabato 31 maggio 2008
2008: una nuova stagione
domenica 18 maggio 2008
VI Rapporto Società Libera
L'Associazione culturale Società Libera, lobby liberale che promuove e sostiene la cultura politica, ha presentato a Roma, giovedì scorso, il VI Rapporto sul processo di liberalizzazione della società italiana. L'evento costituisce un appuntamento ormai consueto che fornisce annualmente occasione per dibattere e riflettere sulle diverse aree tematiche oggetto dell'analisi.
Sono intervenuti Franco Bassanini, Bruno Tabacci, Franco Morganti e Gianni Locatelli.
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sabato 3 maggio 2008
Intervista di Emma Marcegaglia sulla stampa estera
Nei giorni scorsi, Emma Marcegaglia, sul giornale francese "Le Figaro" e su quello spagnolo "El Paìs" ha descritto la situazione italiana elencando i pesi che gravano sulla sua economia. Oltre ad indicare il settore pubblico come costoso ed inefficiente, la Marcegaglia ha puntato il dito contro la burocrazia ed una politica statale eccessivamente protesa a proteggere e controllare moltissimi settori: trasporti, energia, servizi.
La cosa che ha colpito molti osservatori internazionali è l'accusa, seguita da riflessione, rivolta nei confronti delle lobbies, fautrici a suo giudizio dell'indebolimento del sistema Italia a causa dei privilegi e dei veti di cui spesso sono responsabili. Emma Marcegaglia conclude l'intervista auspicando un avvicinamento italiano al modello tecnologico aziendale tedesco ed a quello efficace pubblico spagnolo.
Desideriamo ricordare al neo-presidente Marcegaglia che anche l'associazione di categoria che ha il privilegio di rappresentare, Confindustria, costituisce essa stessa una lobby molto importante perché rappresentativa di più di 120.000 aziende e dotata quindi di un peso assai rilevante nel processo decisionale pubblico avendo assunto un ruolo decisivo in ogni momento di concertazione insieme alle altre associazioni di categoria, al Governo ed alle parti sociali.
Politica e lobbies possono anche frenare la crescita economica di un Paese: questo avviene quando esiste un processo di co-decisione in cui ogni iniziativa è ritagliata a modello dei cosiddetti "poteri forti" dalla pubblica autorità. Esistono però degli istituti che consentono un controllo affinché non ci sia una contaminazione perenne fra potere ed organi di rappresentanza ed affinché non ci sia la proiezione o la sopraffazione dell'uno sull'altro: uno di questi istituti è rappresentato dalle elezioni democratiche in grado di scardinare una contiguità di interessi tra pubblico e privato e di dare vita ad un potere politico che non sia influenzabile e che si muova in modo autonomo, autorevole e non eterodiretto, capace di ascoltare ma, soprattutto, di decidere e governare.