sabato 29 agosto 2009

La lobby dei sopravvisuti agli squali

losqualo


Una nuova lobby si è formata in America e come primo atto ha reso testimonianza addirittura davanti al Congresso Usa: è quella dei sopravvissuti agli attacchi degli squali.
Chuck Anderson, Al Brenneka, Mike deGruy, Debbie Salamone insieme ad altri "reduci" si sono riuniti, in quella che il Washington Post ha definito come "nuovissima e bizzarra lobby", per invocare, al cospetto dei legislatori, misure restrittive contro la pesca indiscriminata allo squalo o, meglio, contro il suo feroce depinnamento, praticato soprattutto in diversi paesi dell'Asia per tradizionali quanto barbare abitudini alimentari (zuppa di pinne).
Insomma, una lobby formata per scongiurare l'estinzione della specie del massimo predatore del mare, che parte dall'assunto-slogan della coraggiosa iniziativa, ripetuto dai suoi componenti: "se persino noi, che ancora oggi portiamo i segni indelebili dell'incontro con lo squalo, combattiamo per garantirgli protezione e tutela, tutti quanti, allora, hanno il dovere di fare la stessa cosa"
. Come dire: protezione che nasce dall'ammirazione nei confronti di un animale affascinante e misterioso, che ha da temere molto di più dagli uomini, di quanto questi non abbiano da temere da lui.


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Piccole lobbies crescono
Comincia a muovere i primi passi e a rafforzarsi in Parlamento una nuova ed agguerrita lobby :  è quella dei Parlamentari-Sindaci, composta da circa 20 rappresentanti, che combatte "nel Palazzo" per garantire la regolare erogazione di fondi agli Enti Locali e che si affianca alle altre forti e titolate lobbies dei professionisti (avvocati, notai, commercialisti, medici...), molto influenti ed ascoltate.


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