Ho conosciuto il vice-Sindaco di una città di montagna, un tipo forgiato davvero dal freddo: pochi sorrisi, poche formalità, tantissima sostanza ed intraprendenza. Molti diranno: è un tipo del nord, quindi concreto e molto pratico come tutti. Certo, aggiungo io, però questo rappresentante delle Istituzioni si distingue anche fra la sua gente, perchè riesce a capirla come nessun altro e dare risposte che si possono misurare in efficacia ed impatto. Arriva dal mondo del lavoro -come si usa dire in termini elogiativi- con l'umiltà di chi deve ancora imparare molto, ma si muove con la sicurezza e l'abilità del politico esperto: è popolare nella sua piccola città perché è parte di essa, delle sue persone, delle sue tradizioni; non ha una Segretaria, nè una Segreteria perché preferisce il contatto diretto con le persone senza mediazioni ed troppe procedure (occorre solo prenotarsi due giorni prima dell'eventuale appuntamento), è solito girare durante tutto l'anno per le piccole case sparse presso montagne e valli per ascoltare i suoi concittadini e per confrontarsi con loro su piccoli e grandi problemi. Nel piccolo territorio il senso di comunità è molto forte, se non altro perché le condizioni meteo -davvero dure per quasi tutto l'anno- fortificano in chiave solidaristica i rapporti e le interazioni fra gli abitanti. Alcuni dicono che stia studiando da Sindaco, anche per il fatto che con la sua personalità sembra coprire l'attività davvero rilevante dell'attuale Primo cittadino. Non posseggo elementi utili per ipotizzare scenari e situazioni, non conosco ovviamente così bene il vice-Sindaco per interpretarne iniziative o piani futuri: mi piace pensare che ciò che sta facendo lo faccia solo per passione e senso di responsabilità, senza ambire necessariamente a qualcosa di diverso e migliore. Forse sbaglio (la riprova il prossimo anno), ma penso che la sua concretezza sia più un tratto del carattere, che una veste indossata per strappare consensi.
giovedì 1 agosto 2013
Accade in montagna
Ho conosciuto il vice-Sindaco di una città di montagna, un tipo forgiato davvero dal freddo: pochi sorrisi, poche formalità, tantissima sostanza ed intraprendenza. Molti diranno: è un tipo del nord, quindi concreto e molto pratico come tutti. Certo, aggiungo io, però questo rappresentante delle Istituzioni si distingue anche fra la sua gente, perchè riesce a capirla come nessun altro e dare risposte che si possono misurare in efficacia ed impatto. Arriva dal mondo del lavoro -come si usa dire in termini elogiativi- con l'umiltà di chi deve ancora imparare molto, ma si muove con la sicurezza e l'abilità del politico esperto: è popolare nella sua piccola città perché è parte di essa, delle sue persone, delle sue tradizioni; non ha una Segretaria, nè una Segreteria perché preferisce il contatto diretto con le persone senza mediazioni ed troppe procedure (occorre solo prenotarsi due giorni prima dell'eventuale appuntamento), è solito girare durante tutto l'anno per le piccole case sparse presso montagne e valli per ascoltare i suoi concittadini e per confrontarsi con loro su piccoli e grandi problemi. Nel piccolo territorio il senso di comunità è molto forte, se non altro perché le condizioni meteo -davvero dure per quasi tutto l'anno- fortificano in chiave solidaristica i rapporti e le interazioni fra gli abitanti. Alcuni dicono che stia studiando da Sindaco, anche per il fatto che con la sua personalità sembra coprire l'attività davvero rilevante dell'attuale Primo cittadino. Non posseggo elementi utili per ipotizzare scenari e situazioni, non conosco ovviamente così bene il vice-Sindaco per interpretarne iniziative o piani futuri: mi piace pensare che ciò che sta facendo lo faccia solo per passione e senso di responsabilità, senza ambire necessariamente a qualcosa di diverso e migliore. Forse sbaglio (la riprova il prossimo anno), ma penso che la sua concretezza sia più un tratto del carattere, che una veste indossata per strappare consensi.
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