venerdì 19 marzo 2010

Lobby e Lobbying: opinioni a confronto


fumetto
Scriveva Steven Rosen, Direttore dell’Ufficio Affari esteri del Comitato Israelo-Statunitense di Affari Pubblici, in una nota personale del 1982: “Una lobby è come un fiore notturno. Fiorisce nell’oscurità e muore al sole”! L’argomentazione di Rosen appare netta e semplice nel suo vigore e nella sua linearità, ma vogliamo riferire anche l’opinione di un esperto conoscitore di lobbies e lobbying come Edward Luttwak, politologo ed analista militare americano, che trenta anni dopo questa affermazione la pensa diversamente.
Per Luttwak “gli ingredienti della lobby devono essere quelli della legalità e della trasparenza delle decisioni. La democrazia – continua – funziona quando gli abitanti divengono cittadini e proteggono i loro diritti rispettando i loro doveri. Man mano che ci si allontana da questa formula ottimale di democrazia, i cittadini si trasformano in sudditi, ignorando diritti e doveri e causando il malfunzionamento delle lobbies. Queste, poi, sono sempre esistite negli ordinamenti democratici - conclude Luttwak - perchè al loro interno è possibile la rappresentazione dei diversi interessi”.
Condividiamo le affermazioni di Edward Luttwak, perchè al pari suo riteniamo che le lobbies costituiscano espressione di democrazia all’interno di un dato sistema. Certo, è importante che l’attività di queste sia condotta da gruppi d’interesse diversi (come negli Stati Uniti), in grado di portare all’attenzione del decisore proposte diversificate, supportate da spiegazioni e chiarimenti capaci di arricchire ed agevolare il corso processuale delle decisioni e non di ostacolarlo o influenzarlo.

Nessun commento:

Posta un commento