Con il termine raffreddamento si intende qui descrivere quell’intervallo di tempo che deve intercorrere, necessariamente, nella transizione tra dimensione pubblica e privata da parte di quei soggetti che hanno ricoperto incarichi di rilievo all’interno delle istituzioni e che passano poi a rappresentare gli interessi di un’azienda privata.
Raffreddamento, quindi come misura atta ad evitare pericolose commistioni fra poteri (politici ed economici in questo caso) e, contemporaneamente, momento di frapposizione in ciascuna consecuzione carrierizia in cui si passi dall’essere soggetto decidente a soggetto portatore di interesse.
Tutti questi passaggi devono essere disciplinati da un complesso di norme chiaro ed univoco che, in taluni casi, possa prevedere forme di divieto e situazioni di incompatibilità; l’attenzione invece è posta solo sul momento dell’accesso a ciascuna carica pubblica in quanto, taluni soggetti, sono spesso portatori di interessi e generatori così di palesi e macroscopici conflitti.
L’altro momento, il passaggio cioè dalla dimensione pubblica a quella privata di ex-governanti, ex-parlamentari, ex alti burocrati, risulta essere completamente ignorato, cosicché questi ultimi, terminato il loro mandato, impiegano esperienze, conoscenze e competenze acquisite in aziende private in rapporto anche con le istituzioni statali.
Una seria e rigorosa legge sulla materia del lobbying deve assolutamente prevedere un termine di tempo di raffreddamento tenendo conto anche del sistema dello spoil-system che pure in Italia si comincia ad applicare a tutti gli alti dirigenti dello Stato a seguito e come conseguenza della formazione di ogni nuovo governo. A deputati, senatori e funzionari statali dovrebbe essere impedito di esercitare attività di rappresentanza per conto di società private in relazione con lo Stato, per un certo numero di anni successivi alla scadenza del loro mandato. Tutto questo per evitare possibilità di ingerenze ed influenze all’interno di parlamenti e settori della pubblica amministrazione in cui si è operato ed in cui si può godere di certe “entrature” e beneficiare di rapporti di privilegio.
Con un corpo di regole incisive e vigorose, che ricomprendano appunto anche l’istituto del raffreddamento, può essere evitato lo strutturarsi di una ragnatela di rapporti autoreferenziali e relazioni che impediscono pluralità e concorrenza in ciascun processo di formazione della decisione pubblica.
E come si presenta la situazione in Europa?
Nel contesto europeo ex primi ministri e cancellieri, a fine mandato e senza alcun passaggio intermedio, sono diventati dirigenti e portatori di interessi di grandi aziende multinazionali. Nessun tipo di norma ha potuto ingiungere loro condizione di sorta e a nulla è valso lo stupore e lo sconcerto di tutti.
…E negli Stati Uniti d’America?
Lì, normative sulla materia del lobbying e codici di condotta morale non impediscono il fortificarsi e diffondersi della revolving door e cioè del passaggio di ex politici alla sfera privata attraverso una “porta girevole” che apre loro solide e assai ben remunerate carriere.
Un giorno, ad un congress-man americano, fu chiesto cosa pensasse dell’impiego di ex governanti da parte di importanti aziende. Egli rispose, sorridendo, così: “Mio caro signore, le due attività hanno in comune il concetto fondamentale di rappresentanza; intendendo con essa l’agire sempre ed esclusivamente su mandato di interessi particolaristici”!
domenica 28 ottobre 2007
Raffreddamento...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento